La Giornata mondiale dei diritti umani cade il 10 dicembre di tutti gli anni ed è una celebrazione a livello sovranazionale che interessa tutto il mondo.

È stata scelta questa data perché nel 1948, in occasione di questo giorno, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha proclamato la Dichiarazione universale dei diritti umani, che è un documento che sancisce i diritti della persona e garantisce i diritti di ogni singolo essere umano. L’istituzione formale di questa giornata è avvenuta il 4 dicembre 1950, quando tutte le organizzazioni coinvolte nell’Assemblea generale delle Nazioni Unite e tutti gli stati membri furono invitati a celebrare questa ricorrenza nella maniera che era loro più congeniale.

Generalmente, per festeggiare questa ricorrenza, nel quartier generale delle Nazioni Unite di New York e, in giro per il mondo, vengono indetti eventi di alto profilo come conferenze, mostre, concerti ed eventi culturali in generale tutti con un minimo comune denominatore: il riconoscimento dell’importanza dei diritti umani per tutti quanti, non importa di quale paese, genere, orientamento sessuale o credo siano.

Nel corso di questa giornata, inoltre, vengono generalmente attribuiti anche i due più importanti riconoscimenti al mondo in materia; si tratta del premio Nobel per la pace, assegnato ad Oslo, e del premio delle Nazioni Unite per i diritti umani, assegnato a New York.

Oltre a questi due importanti premi ci sono tantissime altre organizzazioni non governative, umanitarie, civili e internazionali che, su tutto il pianeta, scelgono di pianificare eventi di un certo spessore e significativi in merito ai diritti umani

Nel corso degli anni si sono susseguiti diversi temi per le Giornate mondiali dei diritti umani; nel 2006, in particolare, fu scelta come tematica la lotta alla povertà. In occasione della celebrazione del 60º anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani, il 10 dicembre 2008, il segretario generale delle Nazioni Unite ha indetto una campagna allo scopo di commemorare il record mondiale raggiunto dalla Dichiarazione come testo più tradotto al mondo con ben oltre 360 traduzioni esistenti. La campagna è durata un anno e, in questo lasso di tempo, moltissime organizzazioni in tutto il mondo si sono fatte promotrici di varie attività e manifestazioni per far conoscere alla popolazione del pianeta quali sono i diritti di cui ogni essere umano gode.

Ricordiamo a questo proposito che la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani riconosce i seguenti diritti umani: uguaglianza; vita, libertà e sicurezza della propria persona; a non essere ridotto in schiavitù; a non essere torturato; al riconoscimento della personalità giuridica; alla tutela contro ogni forma di discriminazione; alla possibilità di ricorrere in Tribunale per la difesa dei propri diritti fondamentali; a non essere arrestato, detenuto o esiliato arbitrariamente; a una pubblica udienza davanti a un tribunale imparziale e indipendente; a essere considerato innocente fino alla condanna definitiva, a non essere condannato per un fatto che, nel momento in cui è stato commesso, non costituisce reato e a non essere sottoposto a una pena superiore a quella prevista per quanto commesso; alla tutela legale, quando vi siano violazioni della sua privacy in relazione a famiglia, casa, corrispondenza, onore e reputazione; alla libertà di movimento, residenza, espatrio; di asilo, tranne i casi in cui si sono commessi reati politici o azioni contrarie alle Nazioni Unite; a una cittadinanza, a mutarla e a non esserne privato arbitrariamente; al matrimonio senza distinzioni di razza, religione e cittadinanza, in piena libertà, con pari diritti e alla tutela della famiglia da parte dello Stato; alla proprietà privata o comune di cui non si può essere privati arbitrariamente; di pensiero, religione e coscienza, di mutarli e manifestarli; di opinione ed espressione e a non essere molestato per queste, oltre al diritto di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee con ogni mezzo e senza limiti territoriali; a riunirsi e associarsi pacificamente così come il diritto a non dover aderire ad alcuna associazione; a partecipare al governo del proprio paese direttamente o tramite rappresentanti, di accedere al pubblico impiego in condizioni di parità, a votare liberamente; alla sicurezza sociale e alla realizzazione dei diritti economici, sociali e culturali; al lavoro, alla protezione contro la disoccupazione, a una retribuzione equa e dignitosa, a mezzi di protezione sociale, a fondare e ad aderire a sindacati; al riposo, allo svago, a ferie retribuite e a orari di lavoro limitati; a un tenore di vita tale da consentire il proprio benessere e della famiglia (vestiti, abitazione, cure mediche), tutela in caso di disoccupazione, malattia, vedovanza, vecchiaia e in genere quando si perdono i mezzi di sussistenza. Infanzia e maternità hanno diritto a particolari cure.

I figli naturali hanno diritto alla stessa protezione sociale di quelli legittimi; all’istruzione elementare obbligatoria e gratuita e a quella superiore in condizioni di parità. I genitori hanno diritto prioritario sulla scelta dell’istruzione dei figli; a partecipare alla vita culturale, a godere dell’arte, a beneficiare dei progressi scientifici, alla tutela del diritto d’autore; all’ordine sociale e internazionale che consenta di attuare i diritti espressi dalla Dichiarazione universale dei diritti umani.

 

prof.ssa Anna Perri

docente di Diritto ed Economia Politica

 

In foto: Eleanor Roosevelt,